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20 Aprile, 2024

Il Comitato “G. Salvemini”: “Si renda pubblico il ddl sul regionalismo differenziato. Coltello fra i denti, il Sud si prepari a lottare.



Rispetto allo “scippo di Stato” di 840 miliardi di euro di spesa pubblica allargata, certificato dall’Eurispes e subito dal Sud dal 2000 al 2017, in tutta continuità coi precedenti Governi Gentiloni e Conte 1, la priorità del Governo del “cambiamento”, anziché risarcire il Mezzogiorno, è quella di accelerare l’iter per l’attuazione del regionalismo differenziato richiesto dalle Regioni Veneto, Lombardia ed Emilia Romagna, che mirano ad accaparrarsi quanti più soldi, funzioni e poteri possibile per dare vita al “Grande Nord”.

Se la precedente Ministra per gli Affari regionali e le autonomie, la leghista Erika Stefani, amava giocare a carte coperte, l’attuale titolare dello stesso dicastero, il dem Francesco Boccia, sembra proprio che voglia fare la stessa cosa.

Dopo avere incontrato uno sprovveduto gruppo di Sardine che ha abboccato all’amo, in ossequio al Governatore dem dell’Emilia Romagna, Stefano Bonaccini, che ne richiede una veloce attuazione, Boccia accelera l’iter di presentazione del suo ddl sul regionalismo differenziato senza rendere pubblica la bozza della sua ultima versione che si appresta a presentare al Consiglio dei Ministri.

I coordinatori del Comitato meridionalista “Gaetano Salvemini”, Antonio Bianco e Salvatore Lucchese, sono intervenuti via social proprio per denunciare la mancanza di trasparenza rispetto ad una riforma di portata epocale, che, se attuata in modo distorto, rischierebbe di cristallizzare definitivamente gli squilibri tra le “due Italie”, già seriamente compromessi da una depredazione più che pluridecennale.

Si renda pubblico l’aggiornamento del ddl Boccia. Diventi oggetto di un vasto e variegato dibattito politico-culturale. Dati i precedenti, gli 840 miliardi scippati al Sud, non possiamo fidarci di nessuno. La democrazia presuppone la conoscenza e la conoscenza presuppone il dibattito informato e documentato. Il resto è solo fuffa. È solo propaganda politica per portare l’acqua al mulino di questo o di quel Partito in barba ai diritti di 21 milioni di cittadini rimasti senza rappresentanza”. Queste le affermazioni di Salvatore Lucchese.

A quanto pare – ha rilanciato Antonio Bianco – non solo la leghista ed ex Ministra Stefani occultava le intenzioni sul regionalismo differenziato. Boccia adotta l’identica strategia e non pubblicizza la sua proposta di legge che spaccherà definitivamente l’Italia. Svimez, Eurispes, Istat ci presentano un Paese spaccato a metà con risorse finanziarie spostate verso il Nord, inclusi i fondi di coesione territoriale destinati al Sud. Soldi indispensabili per il miglioramento delle infrastrutture prioritariamente i trasporti. L’unica arma per abbattere il muro di omertà è la conoscenza e lo studio. Mobilitiamoci e non cadiamo nella trappola delle chiacchiere di Stato propinateci con i media portavoce di tutti i Partiti, desiderosi di abbandonare il Meridione al suo destino. Coltello fra i denti e prepariamoci a lottare”.

 



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