Dalla reiterazione della spesa storica, che toglie ai poveri e al Sud per dare ai ricchi e al Nord, alla distribuzione iniqua, rispetto ai criteri di assegnazione stabiliti dall’UE, delle risorse del Pnrr, dalle cabine di regia centralizzate dei Fondi di Sviluppo e Coesione e della Zes unica all’attuazione del regionalismo differenziato, il governo dei patrioti di FdI e dei sovranisti della Lega Nord promuove il disegno eversivo dell’istituzionalizzazione della condizione subalterna del Sud come colonia interna della locomotiva Nord. Si assiste al paradosso che forze di cultura politica nazionale, nazionalista ed autoritaria, e dunque, accentratrice, come FdI, si intesteranno la secessione dei ricchi. Il tutto a discapito del Sud e della tenuta unitaria dell’intero sistema-Paese in una fase storica che non solo richiederebbe una maggiore coesione a livello nazionale, ma addirittura anche a livello europeo.