15.9 C
Napoli
29 Marzo, 2024

Governo Meloni, torna la “secessione dei ricchi”: i soldi al Nord e il bagno a “mare” al Sud



La composizione dell’attuale governo Meloni è una vera e propria dichiarazione di guerra nei confronti della dignità, dei bisogni e dei diritti già ampiamente vilipesi e disattesi dei cittadini italiani di serie b e di serie c che risiedono nelle regioni meridionali. Serie c e b volutamente con la minuscola.

Basti citare i nomi dei leghisti Salvini al ministero delle infrastrutture, Giorgetti allo sviluppo economico e Calderoli agli affari regionali. Tre nomi, tra gli altri, che sono una garanzia per gli interessi del sistema-Nord ed una minaccia, di contro, per il Sud, il cui ministero, affidato a Musomeci, non deve più puntare al raggiungimento della coesione territoriale, bensì deve farsi un bagno a “mare”. Magari “buttando” a mare”, proprio come ha fatto il Presidente della Regione Sicilia, anche milioni su milioni di finanziamenti del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr). Tanto poi a raccoglierli ci penserà il solito vampiresco, bulimico ed onnivoro sistema Nord, che ora più che mai punta dritto, dritto alla “secessione dei ricchi”.

Infatti, in occasione del suo discorso di insediamento alle Camere, la leader di Fratelli d’Italia ed attuale Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, è stata quanto mai chiara. “Per questo – ha dichiarato Meloni in un passaggio del suo discorso – è necessaria una riforma presidenziale. Vogliamo cominciare con un semi-presidenzialismo alla francese, ma siamo aperti ad altre proposte, per poi concludere: “Parallelamente porteremo avanti il processo di autonomia differenziata”.

Nel frattempo, in qualità di “satrapo” della regione Emilia-Romagna, il proto-leghista Bonaccini fa asse con il leghista Calderoli proprio per istituzionalizzare in via del tutto definitiva la condizione storicamente subalterna del Sud come colonia estrattiva interna del sistema-Nord.



Potrebbe interessarti anche

Ultimi Articoli