Caterina Cerroni è la nuova leader dei GD, la sezione giovanile (14-29 anni) del Partito Democratico, la principale forza di centrosinistra nel Paese. Lo annuncia lei stessa in un post su Facebook in cui dichiara l’intenzione di sbloccare un’organizzazione immobile da troppi anni, al fine di affrontare “grandi sfide” quali le elezioni amministrative del prossimo autunno, una riforma della struttura organizzativa dei GD, il percorso delle agorà democratiche.
E’ intervenuta la segreteria nazionale a sbloccare una situazione di incertezza inaugurata dopo l’ultimo congresso e che aveva lasciato la dirigenza dei giovani del Pd priva di una guida de facto.
In un comunicato del coordinatore della Segreteria nazionale dem si legge che ritenendo “strategico e irrinunciabile il contributo dei GD alla vita del partito, in particolare in questa nuova fase che ci vede impegnati a porre la questione giovanile al centro del nostro progetto e delle nostre politiche, e a rivitalizzare forme e modi della partecipazione” si dà adesso “vita a una fase straordinaria di ricostruzione degli organismi dirigenti, che potrà costituire l’occasione per una più ampia ridefinizione della missione dell’organizzazione, anche attraverso l’aggiornamento della Carta di cittadinanza che regola i rapporti con il PD.”
In conclusione “la fase straordinaria alla quale si dà vita a partire da oggi dovrà concludersi necessariamente con la riforma […] nei termini sopra descritti e con la celebrazione di un nuovo congresso entro i primi mesi del 2022” evidentemente in vista del possibile trambusto che porterà la fase di elezione del nuovo capo dello stato da parte del Parlamento e che potrebbe eventualmente condurre a elezioni anticipate nel caso in cui fosse l’attuale premier a risultare eletto quale nuovo inquilino del Quirinale. Pro tempore, come spiegato dal costituzionalista Cassese, diventerebbe PM il forzista Renato Brunetta in quanto ministro più anziano del governo