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19 Aprile, 2024

Gioco Legale – Indagine Winpoll Dipendenze Campania



Gioco legale, responsabilità e tutela dei consumatori. E’ stato questo il focus principale della tappa dei Lottomatica Talks che si è svolta questa mattina a Napoli. Il tour territoriale organizzato dal Gruppo Lottomatica, iniziato negli scorsi mesi e giunto al quarto appuntamento, mira a  sensibilizzare i territori e le comunità locali sui temi della lotta all’illegalità e della responsabilità a tutela dei consumatori e a rafforzare il dialogo tra il mondo delle istituzioni, degli enti locali e degli attori economici e sociali del territorio da un lato e i principali soggetti del settore del gioco pubblico dall’altro. Un comparto industriale in piena regola, nel quale operano 300 concessionari, 3.200 imprese di gestione e 8.271 aziende e nel quale lavorano oltre 40.000 lavoratori diretti.

Com’è stato osservato  nel corso del dibattito di questa mattina, l’illegalità rimane uno dei problemi principali del settore, da contrastare in modo compatto. D’altronde, stime del comparto calcolano che in Campania il gioco illegale arrivi a valere 2,5 miliardi di euro. A tal proposito, secondo una recentissima rilevazione condotta da Winpoll, il 39% degli intervistati ritiene questi dati sull’illegalità molto preoccupanti mentre il 35% abbastanza.

Alla tappa napoletana del tour di Lottomatica hanno partecipato come relatori l’Assessore al Bilancio del capoluogo campano Pier Paolo Baretta, il Direttore Giochi dell’Agenzia delle Accise, Dogane e Monopoli Stefano Saracchi, il Presidente della Camera di Commercio di Napoli Ciro Fiola, il Presidente Nazionale STS Emilio Zamparelli e il medico psichiatra Sarah Viola. L’iniziativa è stata moderata dal giornalista di La7 David Parenzo e introdotta dall’External Communication Senior Manager di Lottomatica Andrea Picardi.

Il presidente della Camera di Commercio Fiola, intervenuto a inizio convegno, ha sollevato subito il tema delle garanzie bancarie. “Bisogna fare in modo che agli imprenditori sia concessa la possibilità di svolgere la propria attività”, ha affermato nel suo commento introduttivo.

Il dibattito è entrato poi nel vivo con il successivo keynote speech dell’Assessore Baretta che ha ricostruito i diversi approcci regolatori adottati nel corso del tempo dalle istituzioni in materia di gioco. Quindi, ha invitato a considerare il settore nella sua chiave industriale, a evitare, contemporaneamente, un approccio troppo proibizionista o, al contrario, troppo liberista e a mantenere alto il tasso di dialogo tra tutti i soggetti coinvolti. “Il gioco è una delle condizioni della vita, diventa patologico se diventa la condizione della vita”, ha dichiarato l’Assessore che ha inoltre sottolineato come “vada immaginata una distribuzione territoriale più organizzata e di qualità, socialmente avanzata. So che le imprese ci stanno pensando, non servono 60.000 bar che offrono gioco, è una dispersione anche dal punto di vista del mercato”. A tal proposito, Baretta ha affermato che “si deve ricominciare a discutere della questione e raggiungere una nuova iniziativa regolatoria che tenga conto dei cambiamenti che ci sono stati, da questo punto di vista il regolamento regionale può essere il punto di sintesi”.

Sulla stessa lunghezza d’onda l’intervento del Presidente Nazionale STS Zamparelli che ha ricordato come il gioco fino alla liberalizzazione del settore fosse nelle mani della criminalità. “Noi siamo una prima linea fondamentale per la lotta all’illegalità, siamo l’ultimo anello di congiunzione con il consumatore”, ha commentato Zamparelli, che poi ha aggiunto: “Siamo in prima linea contro quell’illegalità che è ancora molto diffusa e di cui forse si parla troppo poco. Quell’illegalità che sottrae risorse all’erario e rappresenta una minaccia per il consumatore”. Ad avviso di Zamparelli, “un giocatore lasciato nelle mani dell’illegalità è una sconfitta. Noi abbiamo tutto l’interesse affinché il gioco si sviluppi secondo le regole e nella tutela del giocatore: se arretriamo sulla legalità facciamo un regalo alla criminalità

Secondo la psichiatra Sarah Viola, “l’essere umano ha diritto al gioco, che diventa patologia quando interferisce con il resto della vita”. Tuttavia – ha sottolineato ancora – “non tutti possono diventare ludopatici, esiste un profilo ben preciso”. Ad avviso di Viola peraltro, “pensare che spostando le sale da gioco e chiudendole in determinati orari si possa risolvere il problema della ludopatia è un errore concettuale e culturale pericolosissimo. Intorno al giocatore patologico si deve creare una rete che possa aiutarlo in tutti gli ambiti”. Una rete nella quale devono essere presenti anche “gli operatori del settore”.

Le conclusioni del dibattito sono state infine appannaggio del Direttore Giochi dell’Agenzia delle Accise, Dogane e  Monopoli, Stefano Saracchi, che ha innanzitutto evidenziato come dal punto di vista industriale “il settore del gioco abbia ormai raggiunto una elevata importanza a livello nazionale ed internazionale”. In questo contesto – ha aggiunto Saracchi – “massima attenzione deve essere prestata alla tutela del giocatore e al contrasto all’illegalità. Non c’è nulla di più serio del gioco, un settore che registra un utile erariale di 8,3 miliardi di euro con una proiezione di oltre 12 miliardi entro fine anno”. Il direttore Saracchi ha quindi sottolineato la necessità di adottare sotto questo profilo un approccio innovativo: “Le proiezioni sui numeri di questo 2022 vedono 138 miliardi di raccolta, cifra che definisce una volta di più quanto il gioco sia un settore da prendere molto seriamente. È vero, che c’è margine per razionalizzare l’offerta ma dobbiamo ragionare con un orizzonte molto più ampio”. A tal fine – ha concluso – “serve uno studio concertato da Agenzia e concessionari per capire come gestire gli sviluppi futuri del settore”.

Il tour di Lottomatica riprenderà nel 2023 anche sulla base degli spunti emersi nel corso dell’evento napoletano e delle precedenti tappe di Roma, Trento e Firenze.



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