Militari del Comando Provinciale della Guardia di finanza di Napoli, nel corso di una serie di interventi operati nella provincia negli ultimi 10 giorni, ha sottoposto a sequestro oltre 140 mila articoli tra orologi, sciarpe, cinture, cover per smartphones, profumi, accessori e capi di abbigliamento contraffatti, pronti per essere commercializzati in occasione del prossimo Black Friday e delle festività natalizie. In particolare, la mirata azione di contrasto delle Fiamme Gialle del Gruppo di Frattamaggiore è stata anticipata da un’analisi del contesto territoriale, che ha consentito di individuare veri e propri depositi del falso, ubicati nell’hinterland del capoluogo campano.
Nello specifico, in un primo intervento, i finanzieri hanno individuato a Casandrino due soggetti italiani intenti a caricare grossi pacchi, con fare circospetto, in un’autovettura. A quel punto, i finanzieri hanno deciso di eseguire un immediato controllo su strada, al cui esito sono stati recuperati 300 orologi Moonswatch, prodotti dalla Swatch in joint venture con la nota casa orologiera svizzera Omega e molto in voga tra i collezionisti, con annesse confezioni e certificati di garanzia contraffatti.
A Casoria, seguendo un corriere, i finanzieri hanno invece individuato un deposito, gestito da un individuo di origine cinese, nel quale erano stoccate oltre 100.000 cover delle marche più in voga (Gucci, Hermés, Apple, Calcio Napoli, Louis Vuitton, Prada e Burberry), nonché oltre 38.000 accessori per la persona, tra i quali sciarpe, cinture e piccola pelletteria delle stesse griffes. E ancora, in altri due interventi sempre a Casoria, sono stati recuperati, nella disponibilità di due soggetti italiani, numerosi profumi e articoli di abbigliamento falsi, sempre riconducibili a prestigiosi marchi, per un totale di circa 1.200 pezzi.
Nel corso delle operazioni sono state rinvenute anche ricevute di acquisto, con tanto di codice QR che riconduce ai siti web delle case produttrici, del tutto identiche a quelle originali. Aspetto, questo, che testimonia un continuo perfezionamento nella filiera produttiva del falso, tanto da ipotizzare che parte degli articoli fosse destinata agli scaffali di negozi autorizzati. La merce contraffatta è stata cautelata e posta a disposizione dell’Autorità Giudiziaria competente, e i 5 responsabili sono stati deferiti a piede libero per i reati di ricettazione e contraffazione.