Che sensazione di gioia e smarrimento si prova nel ricevere un dono inaspettato? Sarà che siamo diventati tutti più sospettosi, sarà che nel tempo abbiamo imparato a disabituarci alla dolcezza e al suo modo silenzioso e delicato di avanzare e farsi spazio, sarà che forse fidarsi e affidarsi è più difficile che chiudersi e trincerarsi in una corazza di incredulità. È sempre più facile dinanzi a qualcosa che ci viene offerto chiederci “dove sarà il trucco?”.
Eppure chi non ama sentire sulla propria pelle il momento esatto in cui gli occhi cominciano a sorridere, in cui il cuore esplode di felicità alla sola idea di meritare i gesti e ancor di più i pensieri di qualcuno? Questo è quello che si prova dinanzi alle fotografie di Gaia: la gioia e la gratitudine di ricevere un dono inaspettato. Gaia ha soli 15 anni, ma la sua anima è uno scrigno luminoso contenente una saggezza e una profondità che vanno ben oltre i suoi anni. Gaia non parla molto e quando lo fa, con la sua cadenza ritmica simile ad una musica, ama pensare e pesare bene le parole, quelle da dire e soprattutto quelle da non dire.
Questo perché Gaia ama costruire, riempire il suo piccolo mondo e quello di chi ha intorno di quelle piccole verità intrise di meraviglia. Non c’è spazio nel suo mondo per la cattiveria, la maldicenza. Gaia conosce bene la struttura delle parole, sa bene che queste possono nascondere lame, tramutarsi in sassi e distruggere in un secondo tutto quei giorni spesi a tentare, i mesi passati a darsi forza, gli anni trascorsi a convincersi che in ognuno c’è un tesoro e che vale la pena mostrarlo. Perchè Gaia lo ha sperimentato, vissuto sulla sua pelle quel percorso di conoscenza del sè, quella ricerca incessante dello scendere nella profondità dei propri abissi alla ricerca di quella forza che a volte pare proprio mancare e risalire a fatica, quasi senza più fiato, su.
Gaia ha imparato negli anni a non pronunciare parole casuali, vuote, inadatte. Ha imparato ad accettare il silenzio e ad indagarlo. È in quel silenzio che Gaia ha trovato la sua strada, il suo modo di raccontare, raccontarsi, comunicare: la fotografia.
Le sue fotografie sono dei veri e propri viaggi. Viaggi nello spazio, viaggi nel tempo, viaggi nelle persone, nei loro sentimenti, nelle loro paure. Sono viaggi raccontati con grazia, senza affanno, senza alcuna forzatura. Non c’è ricerca di straordinarietà, nè di stranezza. Le sue foto raccontano quante diverse sfaccettature, sfumature, letture possono nascondere situazioni, luoghi, ricordi. Perché anche se ci hanno sempre convinto del contrario, la verità non è mai una sola e vale la pena conoscerle tutte.
Gaia Figliuzzi è in mostra a Sorrento a Villa Fiorentino con due autoritratti fino al 20 febbraio. Se vi va di conoscere questo artista luminoso, fateci un salto.
Antonella Iovino