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Napoli
11 Febbraio, 2025

Fronte esteso e compatto contro la “secessione dei ricchi”



Dalle pagine di “Repubblica-Napoli” del 26 febbraio scorso, il costituzionalista emerito della Federico II di Napoli Massimo Villone ha lanciato un appello affinché “Il Sud faccia sentire la sua voce” contro il tentativo operato dal Governo Meloni di attuare l’autonomia differenziata a vantaggio delle regioni ricche del Nord ed a tutto discapito di quelle povere del Sud. 

Tentativo che se dovesse andare in porto, sempre secondo Villone, potrebbe causare “una progressiva balcanizzazione del Paese”.

In effetti, data la portata storica della posta in gioco, l’istituzionalizzazione delle “due Italie” prima e la frammentazione dell’intero sistema-Paese poi con il conseguente pericolo di scoppio di una guerra civile, occorrerebbe che tutte le forze già scese in campo da tempo si compattino in un quanto più esteso, largo e compatto fronte contro la cosiddetta “secessione dei ricchi”.

Rispetto al perseguimento di tale obiettivo strategico, la miope e deleteria logica dei perimetri e delle bandierine con il suo portato di divisioni e di rancori non fa altro che portare l’acqua al mulino del duo Meloni-Calderoli, frammentando un fronte di opposizione, che, fermo restando le distinzioni interne, potenzialmente, potrebbe acquisire uno spessore, un peso ed una consistenza sociale, politica, istituzionale e culturale di gran lunga maggiori rispetto alla loro attuale configurazione.

Una consistenza tale da acuire le contraddizioni nel campo avverso, invece di continuare ad alimentare e ad inasprire quelle al suo interno.          

     



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