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25 Aprile, 2024

Francesco Boccia: regionalismo differenziato, “rivoluzione copernicana” o “contro-rivoluzione tolemaica”?



Nelle scorse settimane il Ministro per gli Affari regionali e le Autonomie, il Pugliese Francesco Boccia, per quanto concerne le modalità ed i contenuti del regionalismo differenziato, ha dichiarato di volere attuare una “rivoluzione copernicana”: prima l’approvazione di una legge quadro parlamentare, poi la definizione dei Livelli essenziali di prestazione e solo dopo la firma delle Pre-Intese con le Regioni che ne hanno fatto richiesta.

Tuttavia, proprio oggi, l’autorevolissimo costituzionalista ed opinionista Massimo Villone, dalle pagine del Manifesto, denuncia lo “sbandamento” di Boccia, che si accinge a riprendere la trattativa per la firma delle Pre-Intese con le Regioni Veneto, Lombardia, Emilia Romagna e Toscana.

Forse Boccia vuole attuare la “controrivoluzione tolemaica”, firmando prima le Pre-Intese, a partire da quella del suo “compagno” di Partito, il Governatore della Regione Emilia Romagna, Stefano Bonaccini, per poi solo successivamente, a frittata fatta, approvare una legge quadro ed i Livelli essenziali di prestazione?

Data anche la “rimozione” del Mezzogiorno da parte del Ministro dell’Economia e della Finanze, il Romano Roberto Gualtieri, lo scenario inizia a farsi sempre più inquietante. Sul dualismo Nord/Sud e sullo “scippo di Stato” dovuto all’“attuazione perversa del federalismo fiscale”, sembra proprio che dopo avere promesso un ribaltamento delle politiche sociali ed economiche precedenti, il Governo giallo-rosso del cambiamento si appresti alla controrivoluzione tolemaica: la conferma dell’abolizione e della cancellazione del Mezzogiorno dall’agenda politica nazionale.

22/10/2019 – Salvatore Lucchese



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