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20 Aprile, 2024

Fedez: commosso nelle videochiamate con i suoi bambini mentre è ancora in ospedale



Fedez è ancora ricoverato al San Raffaele a Milano. In ospedale dopo l’operazione per rimuovere il tumore al pancreas durata ben 6 ore, il rapper 32enne si sta pian, piano riprendendo. Lontano da casa, parla con i suoi bambini, Leone, 4 anni, e Vittoria, 1, solo con le videochiamate. I gesti dei figli, che mandano baci al loro papà, lo commuovono. Chiara Ferragni, tornata a occuparsi dei piccoli durante la lunga giornata, fa la spola e appena può corre da lui: non vuole lasciarlo da solo a lungo.

Federico Lucia racconta nelle sue IG Stories, con alcuni video condivisi, la lunga giornata nella stanza del reparto di via Olgettina in cui trascorre il suo tempo. Dai bambini della pediatria riceve un regalo molto speciale, un grande biglietto tutto colorato realizzato da loro stessi pieno di cuori. Su c’è un messaggio che lo emoziona. “Noi bambini della pediatria ti siamo molto vicini in questo momento e riconosciamo il bene che tu hai fatto per tutti noi! Con affetto… Disumano!”, c’è scritto. I ragazzini con l’aggettivo ‘disumano’ lo omaggiano:  è il titolo del suo album.

Il giovane artista poi comunica con la sua secondogenita, Vittoria. Sullo schermo dello smartphone osserva la figlioletta e le manda baci con la mano, la bimba fa lo stesso imitandolo. “Quanto mi manchi”, scrive Fedez.

Chiara, dopo alcune ore trascorse insieme a Leo e l’ultimogenita, torna in ospedale dal marito e si fa vedere stesa nel letto insieme a lui. Riesce a essere assente da casa grazie alla collaborazione di tutti i suoi famigliari, la mamma e le sorelle, e dei suoceri, che la assistono con i figli. In questo modo la fashion blogger 34enne dedica molte delle ore della gironata a Fedez, a cui cerca di trasmettere grande serenità.

Il gastroenterologo Francesco Panzuto, ricercatore alla Sapienza università di Roma, sul raro tumore neuroendocrino che ha colpito Fedez e le possibilità di cura a La Repubblica ha detto: “Se l’intervento è radicale e riesce ad asportare tutto il tumore, e se l’istologia del tumore asportato è biologicamente favorevole, ci sono ottime probabilità di cura. Naturalmente è necessario che il paziente si sottoponga per un periodo lungo a controlli di follow-up in un centro di riferimento, in modo che possa essere eventualmente diagnosticata immediatamente una recidiva. Molto, in ogni caso, dipende dall’esito dell’esame istologico perché ci dirà quali sono le caratteristiche del tumore e da tutto ciò deriva un profilo di rischio per il paziente che si potrà considerare definitivamente guarito, o ugualmente guarito, ma con un rischio più o meno quantificabile di avere una recidiva nel futuro”.



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