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16 Maggio, 2024

Emilia Romagna: nasce il Comitato “Unione delle Colline Matildiche per l’unità della Repubblica contro ogni forma di autonomia differenziata”



Negli stessi giorni in cui il Governatore della Banca d’Italia, Fabio Panetta, ha contribuito a riaccendere i riflettori sul “Mezzogiorno come priorità nazionale” (Il Quotidiano del Sud (QdS), 24 settembre 2019) e in cui sono riprese le trattative Governo/Regioni per l’attuazione dell’autonomia differenziata, in Emilia Romagna si è rafforzata la mobilitazione contro quella che è stata definita la “secessione dei ricchi” con la costituzione del Comitato “Unione delle Colline Matildiche per l’unità della Repubblica contro ogni forma di autonomia differenziata”, che opererà nell’ambito dei tre Comuni dell’Unione: Albinea, Quattro Castella e Vezzano sul Crostolo.

Mentre Panetta ha posto l’esigenza di rilanciare gli investimenti pubblici al Sud, il 23 settembre 2019 il Ministro per gli Affari Regionali e le Autonomie, il dem Francesco Boccia, dopo avere incontrato il Governatore del Veneto, Luca Zaia, ha rilasciato delle dichiarazioni ambigue, che, se da un lato, sembrano mettere un argine alla deriva sperequativa e frantumatrice dell’autonomia regionale differenziata, così come richiesta dalla Lombardia, dal Veneto e dall’Emilia Romagna – l’autonomia come “lotta alle diseguaglianze, tra Nord e Sud, tra Nord e Nord, tra Sud e Sud” (QdS, 24 settembre 2019) –; dall’altro, riaprono alla regionalizzazione della scuola, che, uscita dalla porta della trattativa Governo/Regioni nella fase finale del maggioranza governativa giallo-verde, rientra dalla finestra con quella giallo-rossa. Infatti, facendo l’occhiolino alle bozze d’Intesa del suo “compagno” di Partito, il Governatore dell’Emilia Romagna Stefano Bonaccini, Boccia ha pure dichiarato che: “Di quanti studenti debba essere una classe è giusto che lo dica la regione”. (il Manifesto, 24 settembre 2019)

È in questo contesto di rinato interesse per la “nuova questione meridionale” e di trattative, ambiguità, contraddizioni e polemiche sul regionalismo differenziato, aspetti sui quali questa testata si è soffermata anche con gli articoli del 6, 12, 13, 18 e 22 settembre, che si colloca la nascita del Comitato “Unione delle Colline Matildiche per l’unità della Repubblica contro ogni forma di autonomia differenziata”, fondato lunedì 23 settembre presso il Centro Sociale “I Boschi di Puianello” del Comune Quattro Castella della provincia di Reggio Emilia.

Nel corso di una partecipata assemblea pubblica, i promotori del costituendo Comitato, che “può già contare sul sostegno di cittadini, consiglieri comunali e attivisti civici”, hanno espresso la loro “contrarietà verso il processo di differenziazione delle autonomie regionali che rischia di incidere pesantemente sulla effettiva garanzia della parità dei diritti dei cittadini italiani e sull’unità della Repubblica e vuole dare il proprio sostegno a iniziative che anche altre istituzioni o formazioni della cittadinanza attiva intendano intraprendere a tutela del rispetto dei principi costituzionali e dell’unità nazionale, volte al ritiro di qualunque proposta di autonomia differenziata a partire dall’Emilia-Romagna”.

Tra i fondatori del Comitato, occorre ricordare i nomi di Maurizio Gambarelli, referente del Comitato e già Consigliere comunale di Quattro Castella, e di Natale Cuccurese, Consigliere comunale di “Quattro Castella Bene Comune”, nonché Presidente e Segretario nazionale del Partito del Sud-meridionalisti progressisti.

E proprio in qualità di dirigente politico nazionale, Cuccurese ha firmato il secondo editoriale di apertura del 37° numero della rivista LEFT , dedicato alla “Riscossa del Sud”, in cui dopo essersi soffermato sulle cause dell’attuale recrudescenza della “Questione meridionale” e dopo avere posto l’esigenza di rinnovare anche a sinistra l’attenzione per “i temi Sud”, ha concluso il suo articolo affermando che non solo si può “ripartire da Sud […] con visione meridionalista gramsciana, in collaborazione con chiunque si senta rappresentato da quei valori di solidarietà, equità, tolleranza, giustizia e umanità”, ma che si deve pure “investire sul capitale anche umano del Sud per far ripartire l’intera Italia, prima che la lunga stagione del rancore comprometta l’unità stessa del Paese”. (LEFT, 13/19 settembre 2019)

25/09/2019 – Salvatore Lucchese



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