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29 Marzo, 2024

Elezioni comunali Acerra, Lettieri: l’unico candidato a Sindaco che continuerà a tutelare Acerra è il Dott. Tito d’Errico



Il Sindaco uscente di Acerra Raffaele Lettieri scioglie la riserva e annuncia: “Ormai sono divenute sempre più palesi e forti le volontà di alcuni soggetti politici locali di voler svendere gli interessi degli Acerrani ai desiderata di esponenti politici non locali, in occasione delle prossime elezioni comunali. Noto, da più parti, che in alcune formazioni politiche le decisioni su Acerra sono state assunte su tavoli sovracomunali, da soggetti regionali e nazionali, mentre esponenti politici non locali rivendicano negli ultimi giorni candidati e candidature ad Acerra, si accingono a “mettere il cappello” su liste o su eventi elettorali. Non mancano neanche amministratori dai comuni viciniori che fanno appelli al voto e richieste di candidature nelle liste per incidere sul futuro della Comunità di Acerra. Tutto questo non certo per tutelare gli interessi di Acerra”. 

“Dopo dieci anni – continua ancora Lettieri – alcuni stanno tentando di approfittare della scadenza dell’esperienza amministrativa (ma non politica) dell’Amministrazione Lettieri per svendere nuovamente il nostro territorio, per decidere altrove di Acerra, per puro interesse elettorale politico, anche in vista di prossimi futuri appuntamenti elettorali nazionali.

Alle prossime elezioni amministrative del 12 giugno 2022, l’unico candidato a Sindaco che continuerà a garantire solo gli interessi della nostra Comunità e della popolazione di Acerra è il Dott. Tito d’Errico. In difesa della Città di Acerra, alla competizione elettorale di giugno parteciperò con la Lista Lettieri, insieme alle forze della coalizione che sostiene il Dott. d’Errico candidato a Sindaco e sarò candidato al Consiglio comunale di Acerra”.

“Sono certo – conclude Lettieri – che anche in questa occasione gli acerrani saranno compatti e orgogliosi di Acerra, non permetteranno che dopo dieci anni le sorti di Acerra siano decise dagli amministratori di altri comuni o siano “ipotecate” per volere di esponenti politici regionali e nazionali su tavoli estranei alla città”. 



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