Il ministro padano-leghista Roberto Calderoli del Governo sedicente “patriottico” e “sovranista” guidato dalla post(?)-fascista Giorgia Meloni accusa i promotori del referendum abrogativo della sua legge quadro, “porcata bis” sarebbe il caso di definirla, di stare fomentando la spaccatura del Paese tra Nord e Sud. E’ proprio il caso di dire: “Da quale pulpito viene la predica!”. Infatti, il suo partito, la Lega Nord, complici gli altri partiti sedicenti nazionali, nel corso degli ultimi decenni ha sottratto e continua a sottrarre ogni anno indebitamente, articolo 3 della Costituzione alla mano, ben 60miliardi di euro di spesa pubblica complessiva pro-capite ai cittadini italiani, evidentemente considerati di serie B, che risiedono al Sud, determinando, così, una spaccatura tra “fratelli” settentrionali e “fratellastri” meridionali per quanto concerne la fruizione dei più basilari diritti sociali e civili di cittadinanza. Spaccatura che ora il governo “patrottico” di centro-destra, di cui Calderoli fa parte, vorrebbe istituzionalizzare definitivamente tramite l’attuazione di una singolare forma di federalismo estrattivo, predatorio e discriminatorio ai danni del Sud, e non solo del Sud.