Dopo i concerti alle Basiliche Paleocristiane di Cimitile e all’Anfiteatro romano di Avella, insieme ai tre eventi speciali al tramonto sul Vesuvio, il Pomigliano Jazz Festival, diretto da Onofrio Piccolo, continua la sua programmazione con quattro giornate presso la Stazione della Circumvesuviana di Pomigliano d’Arco.
Realizzata in collaborazione con EAV, la stazione, attualmente chiusa per lavori sulla tratta Napoli-Baiano, verrà trasformata in uno spazio culturale dinamico dedicato alla musica contemporanea, alla creatività giovanile e alle nuove tendenze, attraverso concerti, dj set, performance artistiche e la mostra “Sound Stories”.
Alcuni spazi della stazione, solitamente utilizzati dai viaggiatori, saranno allestiti in modo speciale per ospitare performance artistiche e musicali, fondendo l’arte con la quotidianità urbana.
Il programma comprende il dj set di Daddy G (Massive Attack) il 7 settembre, il concerto del londinese Theon Cross con il greco Nikos Ziarkas, e la performance dell’ImperfecTrio di Roberto Gatto (6 settembre).
Gianluca Petrella con il suo Cosmic Renaissance si esibirà l’8 settembre, mentre omaggi a Tony Williams da parte di Claudio Romano e a Salvatore Piscicelli da Pierpaolo Capovilla arricchiranno ulteriormente l’offerta.
Altri momenti salienti includono il progetto Guru di Marcello Giannini e Salvatore Rainone, accompagnato dai visual di Daniele Rosselli, e il trio del sassofonista Luigi Di Nunzio con Vincenzo Lamagna e Stefano Costanzo.
La chiusura del festival, prevista per il 9 settembre, vedrà l’esibizione dell’Orchestra del Ritmo e dell’Improvvisazione, composta da circa 100 studenti campani, nell’ambito del progetto “Young Jazz Lab”.
Questo scenario insolito, trasformando un luogo di passaggio quotidiano in un centro culturale, offre al pubblico l’opportunità di vivere un’esperienza unica, dove musica, arte e riqualificazione urbana si fondono in una celebrazione di creatività e innovazione.