“Calderoli non l’ha presa bene. La sentenza della Consulta che gli ha smontato davanti agli occhi il progetto secessionista dell’Autonomia differenziata gli è rimasta sullo stomaco. Un po’ minimizza. Un po’ vaneggia, a proposito di correttivi da approvare entro il 2025. Ma soprattutto indossa i soliti panni da macho leghista dicendo a noi delle opposizioni che poi non dobbiamo rompere. Insomma, fa la voce grossa fingendo di non capire che lo stop della Consulta non è poca cosa. Tocca in ognuno dei sette punti bocciati le fondamenta su cui si regge quella schifezza chiamata Autonomia differenziata. Invece di fare dichiarazioni minacciose su una immaginaria legge delega, al momento realistica come gli unicorni, mandi a casa anche il Comitato presieduto dal giudice emerito Sabino Cassese. Il problema dell’Italia sono le disuguaglianze, quella tra Nord e Sud è una delle più drammatiche. Così come quella tra centri urbani e aree interne. Tra le periferie dove si concentrano povertà e disagio e i quartieri ad alto reddito. Bisogna perciò andare nella direzione esattamente opposta a quella proposta da Calderoli. Bisogna dare a chi ha di meno”. Questo quanto dichiarato tramite social dal Senatore di SI Peppe De Cristofaro, a commento delle dichiarazioni minacciose rilasciate da Roberto Calderoli dopo la sentenza della Corte costituzionale che ha letteralmente smontato la sua legge sulle procedure di attuazione di quella che, di fatto, è una vera e propria “secessione dei ricchi” e dei “diritti” ai danni del Sud, e non solo del Sud.
