“La pubblicazione della sentenza della Corte costituzionale sulla proposta di referendum abrogativo conferma che la legge Calderoli era già stata rimandata al mittente dalla precedente sentenza, la 192 del 2024, che ne aveva dichiarato l’illegittimità costituzionale di grandi parti. Soprattutto la parte del trasferimento alle regioni, tanto cara ai leghisti, la sentenza 192 è chiara: si possono trasferire funzioni, non intere materie. L’Autonomia differenziata di Calderoli non esiste più, il premierato è incastrato nelle nebbie della maggioranza, alla Meloni non resta che attaccare i giudici o cercare di condizionarli, come stanno per fare con la separazione delle carriere. Le riforme promesse non arrivano, i risultati economici non ci sono e il paese reale soffre gli aumenti, i licenziamenti e la cassa integrazione. Il governo è in evidente difficoltà per il caso del rilascio del torturatore libico e allora fa la guerra alle toghe rosse internazionali. È ora di mandarli a casa“. Così, tramite i suoi canali social, il Senatore di Sinistra Italiana Peppe De Cristofaro, a commento della sentenza della Corte costituzionale sull’ammissibilità o meno del referendum abrogativo della legge Calderoli sull’autonomia regionale differenziata, legge meglio conosciuta come “Spacca-Italia”.