“Avevamo ragione noi. Sull’Autonomia differenziata già volano stracci. Prima il ministro di Forza Italia Tajani dichiara che non se ne parla proprio di attribuire il commercio estero alle regioni. Poi il ministro Musumeci di Fratelli d’Italia, ex governatore della Sicilia, dice che l’Autonomia deve rallentare e chiude la porta alle regioni sulla protezione civile, di cui ha la delega. Il governatore del Veneto Zaia l’ha presa male. In un’intervista dai toni piccati chiarisce che è tutta una questione di soldi. Lui e la Lega vogliono che vadano alle regioni dove prendono voti. Gli alleati frenano perché i voti li prendono anche al Sud. Erano tutte chiacchiere quelle sul modello virtuoso, è solo una questione di soldi e poltrone. Di egoismo e incoscienza. Quindi avevamo ragione per un sacco di motivi. L’Autonomia differenziata scava un baratro profondo tra le aree più ricche e quelle più povere, mettendo effettivamente a rischio la coesione nazionale. Come dimostrano gli scontri appena iniziati nella stessa maggioranza. La sua approvazione era moneta di scambio col Premierato di FdI. Due progetti tra l’altro incompatibili tra loro che hanno in comune solo la definitiva marginalizzazione del Parlamento. Una vergogna che andrà cancellata col referendum. E nessuno pensi di scipparlo agli italiani. A furia di tirarla, la corda si spezza“. Questo quanto dichiarato tramite social dal Senatore di AVS (Alleanza Verdi-Sinistra) Peppe De Cristofaro, uno dei pochi politici, anche a Sinistra, da sempre schierato contro la secessione dei ricchi e dei diritti ai danni del Sud, e non solo del Sud.
