Coerentemente allo scellerato patto politico-elettorale siglato tra Fratelli d’Italia e Lega (Nord) – presidenzialismo in cambio dell’autonomia differenziata – l’attuale ipotesi di ripartizione delle poltrone ministeriali e degli scranni istituzionali prevede che alla Lega sia assegnato non solo il dicastero strategico degli Affari regionali alla già “ministra pinocchia” Erika Stefani, quella che cianciava di presunti “residui fiscali” a favore del Nord, ma anche la presidenza del Senato, la seconda carica istituzionale della sedicente Repubblica italiana “una” ed “indivisibile”.
Infatti, ad oggi, il borsino delle nomine per il Senato dà in salita il nome di Roberto Calderoli, il cui profilo ideologico-politico è sì garanzia di equità ed imparzialità, ma di equità ed imparzialità esclusivamente per i miopi e voraci interessi del sistema Nord ed a tutto discapito dei 20 milioni di cittadini meridionali residenti al Sud.
A questo riguardo, è intervenuto via social il Presidente del Partito del Sud Natale Cuccurese.
“Per la seconda carica dello Stato, la Presidenza del Senato – ha scritto – è in lizza Roberto Calderoli, il razzista padano che ha come vetta politica questo “elevato pensiero” espresso nel 2006: Napoli? ‘Una fogna che va bonificata. Infestata da topi, da eliminare con qualsiasi strumento, e non solo fingere di farlo perché magari anche i topi votano…Qualsiasi trasferimento di risorse a questa città, che rappresenta un insulto del paese intero, sarebbe assurdo e ingiustificato’”.
“Non contento – ha proseguito Cuccurese – anni dopo diede dell’orango a Cécile Kyenge. Sarebbe la fine miserabile, l’ultimo chiodo piantato sulla bara, di quella che è ormai diventata a tutti gli effetti solo una repubblica delle banane, che non rispetta la sua stessa Costituzione e fa del razzismo di Stato la sua unica e vera ragione di vita”.
“Calderoli – ha concluso il Presidente del Partito del Sud – sarebbe un perfetto rappresentante di quella compagine di “altissimo profilo” che sta preparando la Meloni per governare un Paese dove il tempo va a ritroso e nessuno sembra accorgersene”.
