Incoraggianti per tutti, le notizie che in questi giorni si susseguono sui buoni risultati che la medicina sta’ riscontrando con l’utilizzo del”Tocilizumab”, il farmaco generalmente usato per artitrite reumatoide ma che risulta effecace per arginare le complicanze da Covid-19.
Buone notizie certo..ma che se da una parte rincuorano dall ‘altra producono un “effetto collaterale” sociale che in questo momento non è opportuno :
Venire a conoscenza di un farmaco che può essere impiegato per arginare il pericolo morte da contagio (ma inefficace al non il diffondersi dei contagi) da Coronavirus non deve assolutamente far abbassare la guardia e sfidare, disobbedire alle regole e protocolli che in questi giorni ci vengono dati dalle istituzioni.
La sperimentazione NON DEVE SOSTITUIRE LE REGOLE DA OSSERVARE CATEGORICAMENTE.
Con il validissimo aiuto di un esperta Farmacista , Dottoressa Cerullo, in questo articolo di approfondimento cerchiamo di far capire perché l’isolamento sociale va fatto,le norme igieniche seguite, perché è fondamentale farlo con l’impegno e la collaborazione di tutti :
“A cosa serve il farmaco usato dall’Ospedale “Cotugno” di Napoli per il Coronavirus(COVID-19)?
Il Tocilizumab è il farmaco incluso nel protocollo dell’Ospedale “Cotugno” di Napoli, usato per i pazienti gravi da polmonite interstiziale causata da COVID-19 e che sono intubati. In realtà il suo utilizzo è off-label, ovvero fuori dalle indicazioni terapeutiche.
Non esistono degli studi clinici che dimostrino la sua efficacia contro il COVID-19, in quanto la sua indicazione terapeutica è per l’Artrite Reumatoide.
Dai testi di farmacologia si evince che il Tocilizumab è un anticorpo monoclonale appartenente alla sottoclasse di immunoglobuline G1(IgG1) e diretto contro i recettori dell’interluechina-6 (IL-6); esso è prodotto in cellule di ovaio di criceto cinese. L’ interleuchina-6 è una molecola coinvolta nel processo di infiammazione, infatti è uno dei più importanti mediatori della febbre e delle risposte in fase acuta. Si notano, infatti, elevati livelli nei pazienti affetti da artrite reumatoide.
Come fa il Tocilizumab ad agire sul COVID-19?
Non ha un’azione antivirale, quindi non blocca la sua replicazione e non blocca il contagio. Agisce come antinfiammatorio nei casi di polmonite interstiziale da COVID-19, bloccando e riducendo l’infiammazione; ecco che il paziente viene estubato, regrediscono i sintomi e migliorano le condizioni di salute.
In merito a questo, si è creata molta confusione circa l’azione farmacologica del farmaco e si è pensato addirittura che risolvesse il problema del contagio; ergo ciò ha permesso una certa scelleratezza da parte dei più giovani , che comunque hanno continuato a frequentare luoghi affollati, andando nei pub, feste,ristoranti, etc…E’ un farmaco che è stato introdotto in un protocollo per curare i sintomi causati da tale virus.
Di fatti si è sperimentato su 10 pazienti, di cui 3 su 6 sono migliorati.
Degli altri 3, 2 sono stabili ed uno è morto; mentre dei restanti 4 si attendono ulteriori evoluzioni nei prossimi giorni. Una domanda sorge spontanea : se il farmaco si sperimenta su pazienti in condizioni complicate , perché è morto un paziente grave ? Ci sono delle incongruenze e ci sono molti punti da chiarire
Va somministrato in pazienti solo gravi , ovvero che hanno i primi sintomi di polmonite che sta avanzando?
non sui casi gravissimi?
Una cosa è certa , aiuta i pazienti che vengono intubati a migliorare la respirazione.
Il bilancio aggiornato sull’epidemia in Italia: sono 17.750 i malati di coronavirus, 1.966 le persone guarite, 1.441 le vittime e 2.795 in più; totale effettivo 21.157.
“Non culliamoci sugli allori”. Ognuno può reagire in un determinato modo, ed ognuno ha un organismo che funziona in modo diverso da un altro, ergo la risposta può essere diversa! ”
Si ringrazia per la preziosa collaborazione la
Dottoressa Maria Katia Cerullo (Farmacista)
(Ol. Vi)
