Il nuovo monitoraggio del Ministero della Salute conferma l’incremento dei contagi da covid-19: se nelle settimane precedenti i segnali erano confortanti, i dati statistici al vaglio del governo italiano, adesso descrivono tutt’altra situazione e confermano che la pandemia continua ad avanzare. A destare particolare preoccupazione è la variante Delta che si sta espandendo anche in Italia.
Tornano a salire indice Rt e incidenza a livello nazionale. Il primo da 0.66 passa a 0.91 e si avvicina sempre di più all’unità, l’incidenza invece sale da 11 a 14.
Per questo motivo, alcune regioni rischiano di tornare in zona gialla.
Per la determinazione della zona gialla è vicino il cambio dei parametri per la valutazione del rischio epidemiologico delle regioni, con una minore rilevanza attribuita al numero dei contagi. L’indice dei 50 casi ogni 100mila abitanti non concorrerebbe più a determinare in maniera esclusiva l’assegnazione della fascia gialla e quindi alcune misure restrittive rispetto alla bianca comune oggi a tutte le regioni italiane. Dovrebbero avere un peso maggiore ospedalizzazioni e ricoveri, attualmente bassi in tutto il Paese, come chiesto dai Governatori. Sarà la cabina di regia del Governo prevista per martedì 20 luglio a delineare la rotta per un successivo decreto.
L’indice Rt ospedaliero rimane basso: da 0.78 della scorsa settimana è passato a 0.97. Sia nelle terapie intensive, sia nei reparti non critici la percentuale di occupazione è del 2%. “L’elevata proporzione di soggetti giovani e asintomatici evidenziata dai dati epidemiologici pubblicati dall’Istituto Superiore di Sanità va considerata nella lettura di queste stime di trasmissibilità”, si legge nella nota del ministero.