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Napoli
19 Aprile, 2024

Comunicato stampa congiunto PRC, Partito del Sud e DemA – NO ALLO STROZZA-NAPOLI



Arriva in Consiglio Comunale il tanto strombazzato “patto per Napoli”, che tuttavia all’improvviso svela la sua identità e assume le sembianze di una trappola. L’accoglienza benevola che i rappresentanti istituzionali gli stanno riservando è legata ad una mistificazione, su cui occorre fare chiarezza.

La proposta di Draghi che il sindaco Manfredi aveva tanto caldeggiato, non è la tanto auspicata manovra di solidarietà istituzionale, ma nulla più di un prestito bancario con interessi altissimi. Lo stato centrale anticiperà soldi in cambio di un contributo annuale degli enti locali, pari a 1/4 del prestito erogato. Un vincolo così stringente, in presenza di situazioni debitorie palesemente straordinarie, a Napoli siamo quasi a 5 miliardi di euro, equivale a costringere l’ente locale a manovre finanziarie “estreme”. Per “finanziare” il prestito gli enti locali avranno una sola strada: scaricare l’onere sui cittadini.

Il patto per Napoli così articolato, non salva Napoli, ma la strozza.

Il sindaco di Napoli, dopo aver millantato un corridoio preferenziale col governo e costruito su questa promessa la sua elezione, diventa semplicemente mandante di una manovra lacrime e sangue firmata da Draghi che ha ben poco a che vedere con la presa di coscienza sui problemi del Sud e di tante altre ipocrite bugie. Una posizione tanto più assurda se si pensa che la forte criticità dei conti degli enti locali è conseguenza delle scellerate scelte governative degli ultimi 20 anni, dal fiscal compact in poi.

Per l’ennesima volta, a differenza delle generose soluzioni trovate in passato, come avvenuto più volte per Roma, subiremo la ricetta ormai fallimentare dell’austerity, di uno Stato trasformato in mero contabile di impresa, con i diritti dei cittadini calpestati e inesistenti.

Napoli non può accettare questo strozzinaggio mascherato. Partito del Sud, Dem-a e Rifondazione Comunista esprimono tutta la loro contrarietà e daranno battaglia in ogni sede per fermare questa condanna che sembra passare sotto silenzio nella complice indifferenza dei partiti della maggioranza consiliare.



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