Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa emesso in data odierna dai Comitati per il ritiro di qualunque Autonomia differenziata, l’uguaglianza dei diritti e l’unità della Repubblica.
L’Ufficio centrale per il referendum ha trasferito il quesito di abrogazione totale della legge 86/2024, presentato dal Comitato promotore, presieduto dal prof. Giovanni Maria Flick e firmato da 1.300.000 cittadini/e, su quel che resta della legge stessa dopo la sentenza della Corte costituzionale n. 192/2024. La Corte Costituzionale ha dichiarato incostituzionali ben 14 disposizioni della legge Calderoli, facendo tuttavia sopravvivere il suo impianto. L’Ufficio Centrale per il Referendum ha ritenuto il quesito referendario abrogativo cogente rispetto alle disposizioni normative del testo fatte salve dalla sentenza della Corte Costituzionale. Una pronuncia che ci invita ci sprona a continuare una lotta e un contrasto che inaugurammo più di 6 anni fa.
A gennaio la Corte costituzionale si pronuncerà sull’ammissibilità e siamo sicuri che anch’essa darà il via libera, perché il quesito è chiaro, omogeneo e verte su una legge non costituzionalmente necessaria; oltre a configurare, nei fatti – nonostante il collegamento formale alla Legge di Bilancio – una “de-forma” a costo zero.
Il Governo Meloni, il Ministro Calderoli e la Lega subiscono un altro duro colpo che mina alle radici il disegno di autonomia differenziata. Ora il Ministro Calderoli deve fermare qualsiasi trattativa con le Regioni per lealtà istituzionale e per rispetto delle sentenze, e il governo non deve porre ostacoli al pronunciamento del popolo italiano sull’autonomia differenziata, che siamo certi sarà cancellata dal voto referendario.
Ringraziamo il prof. Giovanni Maria Flick e tutti i/le costituzionalisti/e che, come Gaetano Azzariti, si sono impegnati/e nella costruzione del quesito abrogativo totale e nella sua difesa davanti alle Alte Corti.
Noi continueremo nelle nostre iniziative a tenere viva l’attenzione dei cittadini e delle cittadine, promuovendo assemblee e incontri per informare e preparare la campagna referendaria. Il nostro compito è – dopo oltre 6 anni di lotta contro ogni autonomia differenziata e oggi, dopo i passi incoraggianti che sono stati fatti – interpretare incessantemente la funzione di formazione/informazione che abbiamo svolto in questo tempo e non cessare di attrarre a questa causa così importante tutti/e coloro che abbiano a cuore la tenuta dei principi fondamentali della Carta, la giustizia sociale, la partecipazione popolare.