Gianni Fiorellino cantante napoletano, da 30 anni sulla scena musicale, ha partecipato 2 volte al Festival di Sanremo, è in giro in diverse piazze con i suoi concerti, e tra queste piazze c’è stata Piazza Filangieri a Cercola. Concerto, organizzato in occasione della 3 giorni di festa del Santo Patrono dall’amministrazione comunale di Cercola cofinanziato dalla città metropolitana di Napoli, che ha visto una grande affluenza non solo della cittadinanza cercolese ma della provincia di Napoli, ha spaziato dalle sue storiche canzoni ai successi più recenti come Che si‘, Simm una cosa sola. Questa serata ha visto sul palco oltre il cantante Gianni Fiorellino i ragazzi che porta con se del corpo di ballo e tra queste, per una sera, una sua fan con una malformazione congenita all’anca Greta: -“È nato tutto in libreria alla presentazione del libro di Gianni Fiorellino, dove Greta ha consegnato una lettera al suo idolo, e da li sono partiti una serie di contatti che hanno permesso oggi a mia figlia di poter essere sul palco insieme al corpo di ballo” ci racconta la mamma. Greta ci racconta –“Per me è stato bellissimo poter ballare su un palco con il mio idolo, hanno dovuto cambiare parti della coreografia per poter ballare con loro ma questo mi ha permesso di potermi sentire al pari degli altri, e di poter combattere sempre nonostante la malformazione”.
Gianni Fiorellino-“Io credo che non ci sia un futuro senza i giovani, e non è vero che i giovani no vogliono studiare, o migliorarsi, è vero che il cellulare è diventata una parte integrante della loro vita, ma è vero pure che quando trovi il talento questo viene comunque fuori, lo vedi. È giusto dare un’occasione in più a chi domani può essere un nostro rappresentante”.
Tu vieni da una carriera lunga, hai fatto tanta gavetta, che messaggio vuoi dare ai ragazzi che oggi iniziano non solo nella musica, ma in ogni campo? –“Partendo dai miei figli e quindi dalla mia famiglia in primis, per fare qualsiasi cosa bisogna studiare! La conoscenza di quello che si va a fare è fondamentale. Io faccio questo lavora da 31 anni e ci riesco perché ho conoscenza di questo settore: questo settore non è un settore per tutti e quindi non ci si può improvvisare! Allora musicisti, pianisti, cantanti, manager esistono scuole per ogni figura ed è fondamentale frequentarle per poter fare questo mestiere. Le fondamenta devono essere quello dello studio in ogni campo altrimenti non si va da nessuna parte”.
Il bullismo è una piaga che attanaglia molti giovani, e tu sei circondato di giovani sia sul palco che tra i tuoi fan, che messaggio vuoi mandare-“È un argomento difficile da affrontare, anche perché sono genitore prima che un cantante però proprio per questo mi si intenerisce il cuore se nel 2025 siamo ancora esposti a rischi del genere. Sono stato molto colpito che alla presentazione del mio libro è venuto un ragazzo e mi ha raccontato di essere stato vittima di bullismo e mi ha raccontato che lui il suicidio lo ha sfiorato ma non l’ha fatto perché attraverso la musica, la mia musica lo ha salvato, ha trovato un appiglio: in quel momento ho immaginato quello che i ragazzini possono provare in un momento di grave aggressione psicologica. Io credo che i genitori, noi tutti genitori, probabilmente dobbiamo stare più attenti e vegliare di più sui nostri figli a farli parlare di più, a farli raccontare di più”.



