La storia di Candy Edokpaigbe è la storia di un sogno, la storia di una ragazza che viene da lontano, nigeriana d’origine, napoletane e cercolese d’adozione, che grazie al talento ed al sacrificio ce l’ha fatta: volerà in America alla Seattle University con una borsa di studio, per il basket, di 4 anni. Il Basket è la sua strada, lei lo sa bene, è quella strada che la porterà lontano, a realizzare i suoi sogni, quello del basket americano la massima aspirazione per chi gioca a basket. Candy però non ha dimenticato nessuno di quelli che durante questo cammino le sono stati affianco.
Candy come ti senti? –“Eh come mi sento? Mi sento emozionata e felice, un sogno nel cassetto che sta per concretizzarsi, finché non metto piede in America non ci credo”. Gli amici che dicono? –“Mi chiamano già l’americana, ma io ancora non ci credo. Mi hanno detto che sapevano che ce l’avrei fatta”.
Da dove è nato tutto? Come ci sei arrivata fin qui? –“Durante un allenamento con una mia compagna, Antonia Peresson, le ho raccontato il mio sogno di voler andare in un college americano per studiare e per giocare a Basket. Lei mi ha detto di non preoccuparmi perché aveva un amico osservatore e che sarebbe venuto a vedere l’under 19. Durante una partita mi ha visto giocare, mi ha segnalata all’università di Seattle, che mi ha poi contattata per sapere se avessi avuto piacere a giocare con loro. Ed io ho accettato con entusiasmo”. Continua –“Giocherò e studierò. Mi piacerebbe fare qualcosa a livello di comunicazione ma ancora non ho scelto il piano di studi”.
Vuoi ringraziare qualcuno? –“Si, prima di tutto ringrazio Gesù, perché sono una persona molto religiosa, e Mauro Cavalieri, il mio primo allenato, che è stato un secondo padre per me, soprattutto dopo la perdita di mio padre. Mi è stato sempre vicino nei momenti più difficili, ha sempre creduto in me da piccolina. Mi ha sempre rassicurata anche quando passavo da una squadra all’altra e da una serie all’altra”.
Alle ragazze e ai ragazzi che vedono dove sei arrivata e ti prendono come riferimento, cosa vuoi dire? –“Continuate a metterci impegno e dedizione, che qualsiasi esercizio serve per migliorarsi. Allenarsi bene è fondamentale. Dico di non mollare mai e credere sempre in ciò che si fa”.
Mauro Cavalieri, cosa vuoi dire a Candy come allenatore? –“Prima di tutto che sono orgoglioso di lei. Lei si è migliorata di anno in anno, l’ho accompagnata in tutte le serie fino agli USA. Ora i traguardi saranno più difficili da raggiungere ma sicuramente più belli. Io l’ho sempre incitata a migliorarsi sempre, fin da quando l’ho conosciuta con un progetto sullo sport, nella palestra della scuola Ristori a Napoli centro”. Continua –“La cosa importante è che abbia contribuito a farle cambiare vita e a farle capire la sua strada. Molte ragazze che vengono dal suo stesso contesto non hanno avuto le sue stesse possibilità. Lei ce l’ha fatta, è un po’ come il sogno americano: partire da niente per arrivare in cima, da piccola diventare grande”.
Cosa si può dire ai ragazzi e ragazze che si affacciano ad uno sport? –“Trasmettere che ce la si può fare , trasmettere motivazioni, valori, impegno, condivisione. Bisogna far capire che le regole vanno rispettate, vanno insegnati stili di comportamento e di vita, ed anche per chi non ce la fa, se fa uno sport seriamente sarà migliore come persona. Ci chiamiamo Sorriso Azzurro proprio perché lo sport è un dare e ricevere con un sorriso a tutti. Lavorare bene divertendosi è fondamentale per tutti dal più bravo al meno bravo. Tutti devono metterci lo stesso impegno e dedizione e se anche non ce la faranno, sanno di avercela messa tutta”.
Mena Fusco, che insieme a Mauro Cavalieri ha la società “Azzurra Cercola”, cosa vogliamo dire a Candy? –“Candy è una ragazza umile che sa quello che vuole. Ha mostrato il suo talento dall’età di 10 anni quando con un progetto di sport entrammo nella scuola Ristori che lei frequentava. Ce la siamo portati a Cercola e poi si è fatta tutti i campionati fino a Vigarano in serie A2, poi quello in serie A1, ancora in Emilia Romagna, con la maglia di Faenza fino alle finali Under 19. Prossima tappa Seattle, Stati Uniti, dove la attende una borsa di studio di quattro anni. Tra tante ragazze, 3 college americani hanno contattato lei! Ha fatto tanti sacrifici questa ragazza, una ragazza forte che merita tanto. Mauro l’ha seguita in tutto anche per tutti gli aspetti burocratici e di studio. Adesso ha anche il passaporto italiano, è quindi italiani a tutti gli effetti e vola via verso l’America, con la speranza che la WNBA la prenda, oppure sarà stata comunque un’esperienza importante per la sua vita”.