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16 Marzo, 2025

Cdc, Grandi: “Autonomia differenziata, forum permanente per la mobilitazione di massa contro”



Il Comitato promotore del referendum ha esaurito il suo compito, ora deve favorire un nuovo punto organizzato di monitoraggio, informazione, mobilitazione di massa in tutti i passaggi che ci saranno dell’autonomia regionale differenziata. Non va persa l’occasione per preparare anche le modifiche costituzionali al titolo V, come proposto dalla legge di iniziativa popolare Cdc/sindacati scuola e in parte anticipate dalla Corte costituzionale che ha tolto ambiti di possibile devoluzione dal 117 e sancito si può discutere solo di singole funzioni nel rigoroso rispetto dei principi fondamentali della Costituzione. In questa legislatura non ci sono le condizioni per queste modifiche del titolo V, ma possono essere un punto importante del programma per un’alternativa di governo nella prossima legislatura. La bocciatura del referendum abrogativo ha lasciato l’amaro in bocca e la sentenza gronda timore e preoccupazione per un referendum che avrebbe potuto fare chiarezza e rimotivare elettrici ed elettori ad andare a votare, dimenticando che un referendum serve ad eliminare qualcosa che c’è già. Prendere atto della sentenza non vuol dire condividerla, anzi occorre fare vivere le ragioni della critica alla legge 86/24 ricordando alla Corte costituzionale che ha preso un impegno con il paese a vigilare ed intervenire. Per questo va costruito un forum permanente con parlamentari e rappresentanze sociali per monitorare, informare, denunciare, mobilitare contro gli agguati di Calderoli e c. e questo lavoro deve intrecciarsi con la campagna a sostegno dei referendum, 4 sul lavoro e 1 sulla cittadinanza“. Questo quanto proposto dal Vicepresidente del Comitato per la Democrazia Costituzionale Alfiero Grandi in un suo articolo pubblicato sul sito dello stesso Comitato. 



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