Seppur passato da qualche giorno, con animo più rilassato spulciando foto e video si ripercorrono in sequenza abiti, trucchi, strutture e cacciate.
Tra queste spicca la cacciata di Scusate il Ritardo alla
“A Livella di Toto’, che ha visto protagonisti l’ avv. Domenico Rainone, nonché Vicesindaco nei panni del Marchese e Giovanni Grasso, ai più Vascuotto, nei panni del Netturbino.
Una cacciata studiata nei minimi particolari :
La struttura che riproduce le due sepolture : una tomba marmoria, lucente in marmo bianco affiancata da una misera fossa, con una povera croce ;
Le foto invecchiate dei due protagonisti;
fin anche arrivare al timbro di voce e la cadenza da una parte “nobilmente” musicata e dall’altra popolanamente marcata.
Abiti e trucchi perfetti con lo stile non sono passati inosservati sia sul palco che tra le strade dove gli spettatori al loro passaggio sono rimasti estasiati e colpiti.
Perfettamente contestualizzati con il tema proposto, Fest e Festulelle, ricordando la ricorrenza del 2 novembre hanno dato risalto a quella che del carnevale palmese ne è storia e tradizione :
La CACCIATA.
Una cacciata che, letta in chiave carnevalesca, rapportata al nostro carnevale, fa riflettere :
Come nella A’Livella, mood del Carnevale Palmese è lo spirito tradizionale e allegro, la passione nel portare avanti la kermesse vanto e simbolo della città, l unicità che lo contraddistingue da altri.
La quadriglia, eccellenza e originalità tutta made in Palma, unisce gruppi di amici, cittadini con un unico obbiettivo :
Divertire e divertirsi.
Sacrifici, costi, impegno, lavoro questi gli aspetti fondamentali che troppo spesso vengono sminuiti da chi forse non sa’ cosa sia Quadriglia e cosa l’essenza del Carnevale Palmese.
Ogni componente, ogni comitato, si spinge a dare il meglio per il bene del suo gruppo.
Ogni Maestro, investe passione, danaro, sacrificio per farsi guida di un gruppo.
Abiti studiati, originali, sartoriali, curati nei minimi dettagli comportano non pochi sacrifici…
Sacrifici che, spesso vengono offesi (come nel caso di altre quadriglie) per forse incopentenza da chi preposto a giudicare, all’oscuro sul cosa sia il carnevale Palmese, come si svolge, come si arriva a portare per le strade un insieme di bellezza e unicità tale.
Della serie, inconcepibile che ci siano dei voti indecenti come 2 e 3, nonostante si sia più volte ribadito (in virtù anche del gran clamore e rumore che si registro’ lo scorso anno, allorquando furono assegnati voti come 1, 2,3) che i voti sarebbero dovuti partire almeno da un 5.
Chi ha messo 2…di carnevale Palmese quanto ne sa’?
Sa che le stoffe sono buone, il bozzetto fatto da stilisti, ogni abito cucito sartorialmente?
Le stoffe … Le ha toccate?
… Ma al di là di tutto, sa che famiglie, genitori, ragazzi fanno sacrifici per portare avanti la tradizione, la cultura la storia della nostra città?!
Un 2 no, non si può dare, c’è un amore per il Carnevale da rispettare.
Ecco A’ LIVELLA ci fa capire che alla fine puoi essere marchese, netturbino, conte o postino.. Tutti ci ritroviamo poi sullo stesso piano :
Nel carnevale palmese, al di là dei giudizi di terzi, ogni componente, che abbia un abito couture o magari più semplice non c’ è differenza… Ogni quadrigliante è indispensabile, ogni quadriglia fondamentale ogni Maestro magnifico per il ruolo, la passione e il sacrificio che ci mette.
“… Perciò, stamme a ssenti… nun fa”o restivo,
Suppuorteme vicino-che te ‘mporta?
Sti ppagliacciate ‘e ffanno sulo ‘e vive:
Nuje simmo serie… appartenimmo o Carnevale Palmese “.
Non resta che ringraziare gli autori della cacciata, inconsapevolmente forse hanno fornito uno spunto da equiparare metaforicamente con una lettura che si propone fortemente attuale.
Ph Giuseppe Caliendo