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9 Novembre, 2025

Caivano: mamma di bimbo disabile insultata davanti alla scuola per aver chiesto il posto auto riservato

Il Coordinamento Nazionale Docenti della disciplina dei Diritti Umani prende posizione con forza rispetto all’episodio accaduto a Caivano, dove Romina, mamma di un bambino con disabilità e responsabile locale dell’associazione “La Battaglia di Andrea”, è stata aggredita verbalmente solo per aver chiesto il rispetto di un diritto: il posto auto riservato alle persone con disabilità.

Davanti a insegnanti, genitori e bambini, Romina è stata insultata con parole pesanti, un’aggressione che non riguarda soltanto lei, ma la dignità di tutti coloro che vivono una condizione di fragilità. La scuola, come luogo educativo e formativo, non può e non deve essere spettatrice di simili comportamenti.

Questo episodio ci ricorda quanto sia urgente coltivare la cultura del rispetto e dell’inclusione fin dai banchi di scuola. Educare al diritto significa insegnare ai giovani che la civiltà di una comunità si misura dal modo in cui protegge chi è più vulnerabile.

Romina ha scelto di trasformare l’umiliazione in azione concreta: ha presentato un’istanza ai commissari straordinari del Comune per chiedere stalli chiaramente segnalati e controlli costanti. La sua iniziativa non è una battaglia personale, ma un esempio di impegno civico che tutti gli educatori e i cittadini dovrebbero sostenere.

Il CNDDU sostiene con forza questa richiesta e invita le scuole a riflettere sul loro ruolo: ogni gesto quotidiano di rispetto verso chi ha più bisogno è una lezione di cittadinanza e di umanità.

Non possiamo permettere che la richiesta di un diritto diventi motivo di aggressione. Al contrario, ogni diritto riconosciuto dalla legge deve essere un insegnamento concreto di equità e rispetto reciproco per gli studenti e per la comunità.

Invitiamo le istituzioni locali e nazionali a intervenire con rapidità, garantendo non solo la tutela dei diritti delle persone con disabilità, ma anche un modello di comportamento positivo per gli studenti. La scuola è il primo luogo in cui si formano i cittadini del domani: educare al rispetto è un impegno che riguarda tutti.

Il gesto di Romina ci ricorda che ogni diritto difeso è una lezione di civiltà, ogni tutela garantita è un passo verso una società più giusta e inclusiva. Il Coordinamento Nazionale Docenti della disciplina dei Diritti Umani conferma la propria vicinanza a Romina, alla sua associazione e a tutte le famiglie che quotidianamente lottano per essere rispettate e ascoltate.

La scuola deve diventare il luogo in cui il rispetto dei diritti non è teoria, ma pratica quotidiana. Solo così potremo costruire una comunità capace di accogliere, proteggere e valorizzare chi è più fragile.

 

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