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29 Marzo, 2024

Brusciano: In Memoria delle Vittime di mafia del 19 luglio 1992 Paolo Borsellino e la sua Scorta



Per la redazione di questo articolo di commemorazione il computer viene acceso alle ore 16.58 del 19 luglio 2019. In questi stessi giorno e istante, nel 1992 in Via D’Amelio a Palermo un attentato mafioso uccideva il Magistrato Paolo Borsellino e la sua Scorta formata da Agostino Catalano, Emanuela Loi, Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina, Claudio Traina. A loro è stata dedicata la pubblicazione “L’Agenda Ritrovata-Il Diario”, prefazione di Salvatore Borsellino, edita da Prosperi Editori, Novate Milanese, Prima Edizione 19 luglio 2018, promossa dall’Associazione “L’Orablù”, nata da un’idea accesa dalla luce della spiaggia di San Vito Lo Capo del luglio 2016 e dal pensiero ai Caduti Servitori dello Stato, Paolo Borsellino e le persone della sua scorta.

In Italia, nel Venticinquennale della loro uccisione, si è prodotta una memorabile Ciclostaffetta, in 25 tappe, da Ivrea a Palermo, dal 25 giugno al 19 luglio 2017, percorrendo 2539 chilometri, attraversando paesi e città, salendo e scendendo per colline e pianure, incontrando Cittadini ed Istituzioni, Enti ed Associazioni, testimoniando giustizia e libertà, dignità e partecipazione. Una impresa seguita da Radio Popolare con l’omonima trasmissione “L’Agenda Ritrovata” con testi di Francesco Ricci, fotografie di Ivano de Pinto e testimonianze di quanti incontrati lungo il percorso.

Questa rammemorazione del sociologo e giornalista Antonio Castaldo, conserva anche un segno di riconoscenza per la condivisione vissuta a Potenza, il 28 giugno 2019, partecipando all’evento culturale promosso dall’Associazione “Insieme onlus”, presieduta dalla Dott.ssa Marilena Bencivenga, con la presentazione delle citata esperienza tradotta nell’opera “L’agenda ritrovata-Il diario” il racconto di una ciclostaffetta per non dimenticare le stragi mafiose del 1992.

In quella occasione il testimone della memoria è stato Salvatore Borsellino, il fratello del Magistrato, Paolo Borsellino (Palermo, 19 gennaio 1940-19 luglio 1992) ucciso dalla mafia. Giusto citare per il merito quanti hanno reso possibile tale iniziativa che ha avuto la collaborazione di “Libera” e “Ciclostile Fiab” di Potenza ed “Orablù” da Milano con il Presidente, Walter Palagonia, ed i tre ideatori della ciclostaffetta: Ivano Pasqualotto, Ivano de Pinto e Alberto Ipsilanti.

All’evento del 28 giugno, fra i tanti partecipanti, fra gli altri rappresentanti del mondo dell’associazionismo civile e culturale, dei mass media, di Enti ed Istituzioni, vi erano presenti il Sindaco di Picerno PZ, Giovanni Lettieri; il Sindaco di Brusciano NA, Avv. Giuseppe Montanile, con l’Assessore alle Politiche Sociali, Dott.ssa Tonia Marinelli e la Consigliera Comunale, Dott.ssa Rina Onofrietto; il giudice del Tribunale di Potenza, Dott. Alberto Iannuzzi; la Presidente della “Casa di Pat” di Brusciano, Dott.ssa Chiara Sena. Con loro anche il sociologo e giornalista Antonio Castaldo, di IESUS Istituto Europeo di Scienze Umane e Sociali, il quale nel ringraziare il direttore scientifico della comunità, “Centro Terapeutico Riabilitativo per le Dipendenze Patologiche”, Dott. Domenico Maggi, della onlus “Insieme” per l’omaggio fattogli di una copia de «L’Agenda Ritrovata-Il Diario”  oggi rivive “gli intensi momenti trascorsi con Salvatore Borsellino e tutti i promotori della giornata di impegno sociale e civile, dalla cerimonia di inaugurazione  a Picerno del “Largo Paolo Borsellino” insieme al Sindaco Giovanni Lettieri; ad assistere alla ripetuta tappa di arrivo a Potenza della Ciclostaffetta di Orablù con l’uomo al comando, ancora l’instancabile Salvatore Borsellino lo stesso protagonista testimone della serata di impegno civile presso la sede dell’Associazione Insieme, Potenza Città Sociale, presenti il Sindaco di Brusciano Peppe Montanile e la Presidente della “Casa di Pat”, Domenica Chiara Sena. In quei giorni del 1992 degli attentati di mafia contro Giovanni Falcone e Paolo Borsellino a me studente lavoratore – prosegue Antonio Castaldo –, dalla teoria dello studio di Durkheim e degli esami di sociologia, si presentò la triste realtà nelle forme di un “Fatto Sociale Totale”, quello delle uccisioni dei Magistrati Giovanni Falcone e Paolo Borsellino con le loro scorte e delle reazioni emotive di uomini e donne, delle reazioni degli apparati dello Stato, le posizioni del mondo della politica, l’elaborazione della Chiesa, la trattazione dei mass media. Ma l’Italia ad oggi non ha ancora prodotto un efficace “Fatto Sociale Totale” che possa sconfiggere la mafia, quello che avrebbe potuto innescarsi con il ritrovamento, reale e non metaforico come nobilmente prodotto dalla società civile, della scomparsa “Agenda Rossa” di Paolo Borsellino nell’attentato del 19 luglio 1992».

Nelle immagini di Antonio Castaldo per IESUS, Istituto Europeo di Scienze Umane e Sociali, l’arrivo in bicicletta con gli autori della Cislostaffetta presso l’Associazione Insieme
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Il 28 giugno 2019 a Potenza Città Sociale Salvatore Borsellino ha dichiarato: «Questa è un’arma per la verità e la giustizia. Ogni anno in via D’Amelio a Palermo non facciamo memoria ma invochiamo la giustizia che ci manca. Paolo, mio fratello non è stato un eroe, bensì un Servitore dello Stato, anzi un soldato ucciso dal fuoco che gli è arrivato alle spalle. Ucciso da pezzi deviati dello Stato che hanno inteso fare una scellerata trattativa con la mafia».

Quella sera, lo stesso apponeva su una copia dell’“Agenda Ritrovata-Il Diario” questa dedica: «Al giornalista Antonio Castaldo e ai suoi nipoti, dal Fratello di Paolo Borsellino con Affetto. Salvatore Borsellino».

Lo scorso 16 luglio è stato pubblicato “L’audio di Borsellino in Commissione antimafia/1: “Io senza scorta libero di essere ucciso la sera” come hanno fatto le agenzie e testate giornalistiche fra cui “La Repubblica” 
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Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, questa mattina, 19 luglio 2019, ha dichiarato: «L’emozione suscitata dalla pubblicazione delle audizioni di Paolo Borsellino avanti alla Commissione antimafia ha coinvolto in questi giorni tanti italiani» e ha richiamato, ancora una volta, il nostro Paese «all’impegno nella lotta contro la mafia e ai pesanti sacrifici che questa ha comportato […] La riconoscenza verso la sua figura e la sua azione non si potrà attenuare con il trascorrere del tempo e appartiene al patrimonio di civiltà dell’Italia, conservato e coltivato specialmente tra i giovani. Ed è, questo, un segno di speranza” […]. Nel ventisettesimo anniversario della strage di via D’Amelio, in cui persero la vita, insieme a lui, Agostino Catalano, Emanuela Loi, Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina e Claudio Traina, rivolgo nei loro confronti un pensiero commosso e rinnovo la vicinanza e la solidarietà ai loro familiari, tra i quali, per il primo anno, manca Rita Borsellino che ne ha continuato in altre forme lo stesso impegno».

Il Presidente Mattarella ha così concluso: «Rimane forte l’impegno per Paolo Borsellino, e per tutte le vittime di mafia, di assicurare, oltre al tributo doveroso della memoria, giustizia e verità».



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