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20 Aprile, 2024

Brusciano caso nazionale. Doppia Interrogazione in Senato e Camera al Ministro dell’Interno



L’avvocato penalista, Giuseppe Montanile, per tutti Peppe, è stato Sindaco di Brusciano dal 3 luglio 2018 al 14 marzo 2021. Il suo mandato elettorale è finito anzitempo per le sopraggiunte dimissioni di 14 Consiglieri Comunali su 16, tranne Rina Onofrietto e Gianfranco Castaldo. . Da lunedì, 8 marzo 2021, è operativo nella sede comunale il Commissario prefettizio, Vice Prefetto Roberto Esposito, nominato per la provvisoria amministrazione dell’Ente dal Prefetto di Napoli, Marco Valentini.

Le dimissioni avvenivano, come ha raccontato sulla sua pagina FB l’ex Sindaco Montanile, «nel mentre ero dal Prefetto a rappresentare il lavoro fatto dalla mia Amministrazione ed a ricevere informazioni circa le misure di protezione personale, disposte nei miei confronti per le minacce subite nel realizzare la lotta alla criminalità a tutela della nostra comunità». Domenica 7 marzo 2021, presso la Casa Comunale, Peppe Montanile, è stato raggiunto dal Senatore Sandro Ruotolo, dal sociologo Antonio D’Amore, referente di “Libera” per la provincia di Napoli, dall’ex Senatore, Tommaso Sodano, con il Consigliere Comunale di Pomigliano D’Arco, Antonio Avilio, insieme a Vito Fender, ambedue dell’Associazione “Rinascita”, dal Deputato, On. Gennaro Migliore, della “Commissione parlamentare d’inchiesta sul fenomeno delle mafie”, tutti che hanno espresso all’ex Sindaco di Brusciano, vicinanza e solidarietà. Ma non solo di parole si è trattato bensì dell’innesco di immediate azioni.

Dalla esordiente pagina FB Brusciano libera dalle camorre per «Solidarietà al sindaco di Brusciano Giuseppe Montanile, finito sotto tutela per minacce e poco dopo decaduto. Nasce il Manifesto-Appello per Brusciano libera dalle camorre a cui aderiscono associazioni, società civile, politica e personalità», apprendiamo quanto segue: «CASO BRUSCIANO, PRESENTATA DOPPIA INTERROGAZIONE AL SENATO E ALLA CAMERA AL MINISTRO DELL’INTERNO».

«Siamo preoccupati per Giuseppe Montanile, il sindaco di Brusciano, comune del napoletano, decaduto per le dimissioni di 14 consiglieri presentate mentre al primo cittadino veniva assegnata la protezione da parte del prefetto di Napoli per le pesanti minacce subite. Dopo il manifesto-appello per ‘Brusciano libera dalle camorre’ a cui hanno aderito decine di associazioni, esponenti sindacali, comitati, gruppi del volontariato, parlamentari, dai social sono giunte all’ex sindaco ulteriori minacce. Una in particolare è già all’esame dei carabinieri a cui è stato consegnato un video nel quale una donna residente al rione 219 dice: ‘Te lo dico per l’ennesima volta devi fare la morte del topo, ti devo vedere schiacciato’. Intanto, è stata depositata nei due rami del Parlamento la nostra interrogazione rivolta al Ministro dell’Interno Luciana Lamorgese in cui tra l’altro chiediamo di ‘Rafforzare l’attività di contrasto alla criminalità organizzata a Brusciano e in particolare nella lotta alle piazze di spaccio e alla sua filiera criminale del rione 219 e congiuntamente istituire una commissione d’indagine per verificare se i gravi episodi di minacce, aggressioni anche via social e boicottaggio emersi in questi mesi nei confronti dell’ex sindaco Giuseppe Montanile e della sua amministrazione, siano tali da aver alterato, influito, condizionato su una parte del Consiglio comunale e contrastato con gli atti compiuti dall’amministrazione’. È rilevante e va segnalata la grande mobilitazione e solidarietà che si è creata attorno al manifesto-appello per ‘Brusciano libera dalle camorre’ a testimonianza che la battaglia di liberazione dei territori dai clan non riguarda solo Brusciano ma tutti i comuni della Provincia di Napoli, da tempo interessati da un escalation criminale con attentati, intimidazioni e minacce. La lotta alle camorre per noi è prioritaria, anche se dobbiamo rilevare come sia scomparsa dall’agenda politica, ed è fondamentale per liberare le nostre terre e garantire un vero sviluppo del Mezzogiorno d’Italia».

Questo è quanto affermano, in una nota, i Senatori, Sandro Ruotolo, Loredana De Petris e Vasco Errani del Gruppo Misto, Silvana Giannuzzi, Sabrina Ricciardi, Vincenzo Presutto, Sergio Vaccaro, Raffaele Mautone del Movimento 5 Stelle, Franco Mirabelli e Valeria Valente del Pd, i Deputati, Gennaro Migliore di Italia Viva, Umberto Del Basso De Caro, Raffaele Topo e Paolo Siani del Pd, Conny Giordano, Gilda Sportiello, Catello Vitiello, Iolanda Di Stasio, Virginia Villani, Silvana Nappi, Alessandro Amitrano, Cosimo Adelizzi, Luigi Gallo, Nicola Provenza, deputati del Movimento 5 Stelle, Flora Frate deputata di Azione +Europa.



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