Il regionalismo differenziato non è stato ancora attuato e già è scoppiata la guerra istituzionale tra le Regioni Veneto, Lombardia, Liguria e Piemonte, che, a seguito della legge Calderoli, hanno richiesto maggiori poteri, funzioni e risorse per le materie non Lep, e le Regioni Sardegna, Toscana, Campania e Puglia, che hanno inoltrato ricorso alla Corte Costituzionale contro la cosiddetta legge “Spacca-Italia”. Mentre le Regioni a guida centro-destra ritengono di esercitare un loro diritto costituzionale nel presentare le richieste di maggiore autonomia, le Regioni a guida centro-sinistra, invece, sostengono che la versione calderoliana dell’autonomia regionale differenziata sia illegittima da un punto di vista costituzionale soprattutto perchè non contempla il finanziamento e l’effettiva erogazione dei Lep. La qualcosa, a loro parere, ratificherebbe le diseguaglianze sociali e territoriali che attraversano un Paese già ampiamente diviso e diseguale come dimostrano tutti i dati statistici realativi agli indicatori sociali, economici, civili e demografici. Sullo sfondo del braccio di ferro tra Regioni pro e contro, la campagna di mobilitazione a favore del referendum abrogativo della legge Calderoli, che, ad oggi, solo on-line, ha raccolto più di 500mila firme.