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25 Aprile, 2024

Assemblea NO-AD, riparte la mobilitazione contro il regionalismo differenziato



Nonostante i drammatici limiti del regionalismo sanitario evidenziati dalla pandemia e in palese contraddizione con gli obiettivi di coesione sociale e territoriale previsti dal Recovery plan, in tutta continuità coi Governi precedenti, Gentiloni, Conte I e Conte II, il Governo Draghi ha rilanciato in modo ancora più occulto e subdolo il progetto di autonomia differenziata voluto dai poteri di questo Paese per istituzionalizzare definitivamente ed acuire ulteriormente non solo il divario tra il Nord e il Sud Italia, ma anche quello tra centri e periferie, tra zone urbane, zone metropolitane e zone interne.

Contro l’inserimento del DDL sul regionalismo differenziato nella NADEF, DDL di cui, in barba alle più elementari regole di convivenza civile e democratica, non si conosce neanche il testo, si è levata forte e chiara la voce dell’Assemblea Nazionale dei Comitati contro qualunque autonomia differenziata per l’unità della Repubblica e l’uguaglianza dei diritti (NO-AD), tenutasi a Roma lo scorso 31 ottobre.

Al fine di impedire che il DDL venga presentato, l’Assemblea NO-AD ha deciso di dare vita ad una mobilitazione civile ed istituzionale articolata in raccolte di firme per le due petizioni presentate in Lombardia e in Emilia Romagna contro l’autonomia differenziata, tavoli di coordinamento tra le forze oppositrici, petizioni, presidi ed iniziative di sensibilizzazione di quanti più parlamentari possibile.

Insomma, dopo quella del 2018/2019, riparte la mobilitazione contro il pericolo della balcanizzazione di un Paese che già oggi è sin troppo diviso e diseguale.



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