13.2 C
Napoli
8 Dicembre, 2023

Amalfi: forme e spazi di rappresentazione del potere nel Mezzogiorno medievale (secoli XII-XIV)




Il Convegno intende affrontare il problema del controllo dello spazio (urbano e rurale) del Mezzogiorno medievale tra XIV e XV secolo e, contestualmente, l’analisi delle diverse modalità di rappresentazione del potere sia attraverso la vicenda dei protagonisti: feudatari, operatori economici, funzionari pubblici, artisti ecc.; sia attraverso aspetti cerimoniali, committenze artistiche, imprese economiche, riti religiosi ed eventi festivi.

Il tutto in una rilettura integrata di diverse tipologie di fonti e l’analisi di testimonianze documentarie, materiali e artistiche, inedite o poco conosciute, per arricchire il panorama ermeneutico. Specie per l’analisi delle vicende storiche delle periferie che rivelano un inusitato protagonismo ridefinendo più coerentemente i rapporti con la capitale, centro del potere politico ed economico del Regno.

Ma esso vuole essere anche un laboratorio in cui sperimentare una lettura pluridisciplinare di storia urbana e rurale, a più voci e sui suoi limiti nella resa di un contesto, in cui esplodevano continue tensioni, accumulatesi per anni, che andavano tracciate a partire dall’analisi circostanziata delle vicende politiche, economiche e culturali.

Del resto, quella del Mezzogiorno medievale è una vicenda in cui si rivelano, con specifica problematicità, le grandi questioni storiografiche e nella quale si propongono, con varianti assai peculiari, le grandi strutture di fondo della storia euro-mediterranea. E i secoli finali del Medioevo, in particolare, favorirono lo sviluppo di nuovi tipi economici, innescarono nuove dinamiche sociali e registrarono una marcata circolazione di uomini, idee e schemi artistico-culturali.

Il Convegno è articolato in tre giorni (26-28 ottobre 2023), strutturato in cinque sessioni e sarà trasmesso in streaming sul canale Youtube e sulla pagina Facebook del Centro di Cultura e Storia Amalfitana.

NOVITA’ EDITORIALI

Rassegna del Centro di Cultura e Storia Amalfitana n. 63-64 (2022), pp. 317,

Giuseppe VITOLO, Il lessico rurale dell’Isola di Capri. Terrazzamenti, macère, viticoltura, limonicoltura, olivicoltura, lavorazione del carbone. Amalfi 2022, pp. 272, ill.

Matilde ROMITO, Una nuova Salerno romana. Amalfi 2022, pp. 175, ill. 

Vincenzo SEBASTIANO, L’articolazione regionale dell’architettura romanica in Costiera Amalfitana tra l’XI e il XII secolo. Il patrimonio storico-artistico di Scala. Amalfi 2022, pp. 303, ill.

John MORRISSEY, Amalfi moderna nel Medioevo, traduzione di Olimpia GARGANO. Amalfi 2022, pp. 247.

Il Centro di Cultura e Storia Amalfitana ricorda che è possibile destinare all’Associazione il cinque per mille dell’IRPEF senza alcun onere aggiuntivo e senza rinunciare alla scelta dell’otto per mille

Come fare?

Per destinare il cinque per mille al Centro di Cultura e Storia Amalfitana, basta segnalare la scelta al commercialista o al CAF al momento della compilazione della dichiarazione dei redditi, apponendo la firma nella relativa casella (Sostegno del volontariato e delle altre organizzazioni non lucrative etcc) indicando poi anche il codice fiscale del Centro di Cultura e Storia Amalfitana: 95001840651=

Centro di Cultura e Storia Amalfitana 

Supportico S. Andrea, n. 3 – 84011 Amalfi (SA)

tel 089-871170 fax 089-873143

info@centrodiculturaestoriaamalfitana.it

www.centrodiculturaestoriaamalfitana.it



Potrebbe interessarti anche

Ultimi Articoli