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28 Marzo, 2024

Alessandra Clemente: “Asili nido, la spesa storica danneggia Napoli e il Sud, cui deve essere assegnato il 60% del Pnrr”



Di recente la Fondazione Openpolis ha denunciato lo scandalo degli asili nido, che, se crescono al Nord,  invece, rimangano al palo al Sud. Mentre a Napoli, ad esempio, soltanto il 12,8% dei bimbi della fascia 0-3 anni ha l’opportunità di frequentare un asilo nido a Firenze si arriva ad una copertura del 49,4%, ben al di sopra del target europeo del 33%.    

Sull’argomento è intervenuta via social la candidata Sindaca Alessandra Clemente, che ha osservato: “Il criterio scelto dal Governo dal 2010 nella distribuzione dei fondi per gli asili e per altri servizi essenziali è stato quello della spesa storica, che distribuisce i finanziamenti ai Comuni considerando quanto le città già spendevano (o non spendevano) per quel servizio, e non basandosi sulle reali esigenze delle persone né sul numero di persone residenti”.

Il problema – ha proseguito – rischia però di riproporsi se non si fanno scelte chiare a vantaggio delle Regioni più povere. La scelta di allocazione dei fondi del Pnrr, che dovrebbe risollevare le sorti dei Comuni in post pandemia, rischia che si ripropongano esattamente le stesse discriminazioni territoriali tra nord e sud del Paese come è accaduto con l’ultimo bando di finanziamento (700 milioni) promosso dal Ministero dell’Istruzione che ha deciso di premiare, attribuendo in graduatoria 10 punti a fronte dei 3 di base, i Comuni che potessero co-finanziare i progetti”.

Napoli – ha sottolineato la Clemente – si è già mobilitata quest’anno insieme a 500 sindaci del Sud per chiedere un ‘Recovery Sud’, perché troviamo ingiusto che al Sud, che sconta una più che secolare disuguaglianza rispetto al nord, vengano allocati solo il 40% dei fondi del Pnrr e non il 60%”.

Per Napoli e per il Sud – ha concluso la giovane candidata Sindaco – serve un grande lavoro comune tra Enti locali e Parlamento. Noi ci sentiamo responsabili per i cittadini meridionali che meritano di più, siamo certi che anche a Roma condividano lo stesso sentimento”.



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