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29 Marzo, 2024

Abbronzatura, si ma con moderazione



L’esposizione eccessiva ai raggi solari è un sicuro fattore di rischio per la pelle. Il Sole, infatti, fa male alla pelle. Quindi è importante ricordare la parola d’ordine: prendere il Sole con moderazione, proteggendosi ed evitando le ore più calde. Cosa succede quando ci abbronziamo? L’abbronzatura è il modo in cui il nostro corpo si difende dal Sole con la melanina, che viene prodotta quando siamo colpiti dal Sole e ha la funzione di proteggerci dai raggi UV.

I melanociti si trovano in tutto il corpo ma, la loro densità, cambia da zona a zona. Nel viso ce ne sono quasi 300.000 per mm2, all’interno dell’avanbraccio ce ne sono poco più di 100.000. Uno dei danni dell’esposizione al Sole è l’invecchiamento precoce della pelle, con perdita progressiva di elasticità e di idratazione.

Occorre quindi evitare l’esposizione al sole? Assolutamente no, non ce n’è bisogno, il Sole è necessario, solo se preso nelle giuste dosi.

Nonostante l’effetto positivo, i raggi UV riescono a penetrare e a raggiungere il derma e possono, quindi, danneggiare il DNA delle cellule della pelle.



Di solito i danni vengono riparati oppure possono portare alla morte delle cellule colpite, a volte però possono trasformare alcune cellule, in senso canceroso, provocandone una crescita incontrollata. In oltre, a lungo andare, il Sole può causare la degenerazione dell’elastina e del collagene, che danno sostegno ed elasticità della pelle. E, di conseguenza, le rughe saranno più visibili.

Esistono pelli diverse? Non tutte le pelli sono uguali, infatti reagiscono in modo diverso alle radiazioni solari. Le varie tipologie sono dette Fototipi, e valutano il colore della pelle, dei capelli, degli occhi e dalla potenziale reazione al Sole (il dermatologo Thomas Fitzpatrick è quello che ha stilato la più precisa):

FOTOTIPO 1: Carnagione chiara, con efelidi, capelli biondi o rossi, occhi chiari, abbronzatura molto tenue quasi inesistente, reazione al Sole molto elevata. Alto rischio di scottatura e possibili danni permanenti e scottature anche gravi. Consiglio: meglio esporsi il meno possibile, soprattutto nelle ore più calde (11.00-17.00). Proteggersi con fattore massimo ogni 2 ore.

FOTOTIPO 2: Carnagione chiara, capelli biondo scuro o castano chiaro, melanina ridotta. La capacità di difesa è piuttosto scarsa, per cui la pelle tende a scottarsi facilmente. Abbronzatura dovrebbe essere lieve e dorata. Consiglio: fattore di protezione solare (fps) consigliato è il massimo, prestare attenzione al naso, alle orecchie, alle labbra e agli occhi. Evitare le ustioni del sole e trattenersi all’ombra, soprattutto durante l’orario che va dalle 11.00 del mattino alle 16.00 del pomeriggio.



FOTOTIPO 3: Carnagione abbastanza scura, capelli castano. La pelle si scotta solo dopo un’esposizione prolungata. Si può ottenere un’abbronzatura intensa e omogenea. Consiglio: fattore di protezione medio/alto, prestare maggiore attenzione alla protezione del naso, delle orecchie e degli occhi. L’esposizione nella fascia oraria 11.00 del mattino 16.00 del pomeriggio è comunque pericolosa.

FOTOTIPO 4: Carnagione olivastra. Occhi e capelli neri. La pelle si scotta raramente ed, in poco tempo, l’abbronzatura risulta essere molto intensa. Consiglio: fattore di protezione medio. Proteggere la pelle anche durante l’orario 11.00-16.00.

FOTOTIPO 5: Carnagione, capelli ed occhi scuri. Si può esporre al sole senza problemi. Consiglio: fattore di protezione medio. Proteggere la zona degli occhi.

FOTOTIPO 6: Carnagione nera, che non si scotta mai al sole. Nonostante questo possono comunque sviluppare tumori della pelle di diagnosi molto difficile. Consiglio: fattore di protezione medio/basso. Anche un fototipo 6 può ustionarsi. Quindi proteggersi SEMPRE.

Il rischio maggiore (85-90%) di tumori cutanei si registrano nei primi due fototipi. Ma i tumore della pelle colpiscono anche gli altri fototipi e vengono diagnosticati con più difficoltà.

Quali sono le regole per abbronzarsi senza rischi? E’ sufficiente seguire una serie di accorgimenti e, soprattutto, due regole chiave: Niente fretta! La pelle ha bisogno di tempo per produrre la melanina. Scegliere la crema solare adeguata ed evitare di esporsi in certe ore.



Quattro regole d’oro da seguire:

I primi giorni, se hai una pelle molto chiara, utilizzare una protezione molto alta (30 o 50). Se sentite la pelle tirare indossate subito un cappello e la maglietta. E, solo dopo la prima settimana, passare ad una protezione media.
Evitare le ore più calde (11.00-16.00, in questa fascia oraria c’è più intensità dei raggi UVA, responsabili delle ustioni).
Mettere la protezione solare 15 minuti prima dell’esposizione e rinnovare la crema ogni 2 ore.
Non utilizzare residui di vecchie creme solare perchè i filtri sono soggetti a degradazione. Acquistare esclusivamente solari testati per la fotosensibilità.

Estetica Carol
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